Dopo l’anticipazione della Voce a fine luglio («Forse il tunnel non si fa», 31 luglio 2016), è tornata in primo piano la questione della linea ferroviaria Torino-Ceres che collega la città con l’aeroporto di Caselle. Il Sindaco di Torino, Chiara Appendino, ha bocciato la soluzione di interramento della linea in galleria sotto corso Grosseto (un cantiere di 3 chilometri, che durerebbe almeno 3 anni). L’amministrazione 5 stelle sta tentando una difficile messa in discussione del progetto con Regione e Governo per non perdere i 160 milioni di finanziamenti, in gran parte europei.
A fronte del controverso cantiere, l’alternativa prospettata per anni nel sostanziale silenzio delle istituzioni (e sposata dai grillini in campagna elettorale) è ancora visibile a nei quartieri Aurora e Borgo Dora: si tratta del recupero della tratta storica della Torino-Ceres.
La linea, infatti, ammodernata in occasione dei mondiali di calcio di Italia ’90, prosegue abbandonata, ma ancora quasi del tutto intatta, oltre l’attuale stazione Dora.
Lì, sotto piazza Baldissera, il Passante ferroviario è 15 metri sottoterra, ma è già predisposto per un suo attraversamento, per esempio con una linea di metropolitana (la M3), che potrebbe riconnettersi con la ferrovia storica che corre in direzione del centro città. I binari della vecchia Torino-Ceres in gran parte sono ancora visibili: sbucano da una galleria nel trincerone di via Saint Bon, attraversano largo Cigna di fronte all’Astanteria Martini e proseguono verso piazza Borgo Dora, di fronte al Sermig. Un tratto di circa 1 chilometro e mezzo che si conclude alla vecchia stazione di Porta Milano, un tempo testa di partenza della linea per le valli di Lanzo.
Di lì richiederebbe minimi interventi il collegamento con la linea del tram 4 che transita su corso Giulio Cesare e percorre da nord a sud tutta la città con una fermata ogni 350 metri.
A fianco di altre importanti opere, come il completamento delle stazioni Dora e Zapata del Passante ferroviario (per le quali servirebbe un budget ben più basso del cantiere di corso Grosseto) secondo l’associazione ambientalista Pro Natura il recupero della linea storica Torino-Ceres dovrebbe completarsi con l’arrivo della M3 fino a corso IX febbraio e alle Porte Palatine.